martedì 27 marzo 2018

Recensione: "La mia famiglia e altri animali" di Gerald Durrell

Avete voglia di leggere qualcosa di bello e allo stesso tempo di ridere? Eccovi servito il libri che fa per voi per tutte quelle giornate tristi in cui avete bisogno di una ricarica!

La mia famiglia e altri animali
di Gerald Durrell

Editore: Adelphi
Pagine: 354
Prezzo: 10,00€

Voto: 5/5

Trama«Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso da ragazzo, con la mia famiglia, nell’isola greca di Corfù. In origine doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro. Non appena si sono trovati sulla pagina non ne hanno più voluto sapere di levarsi di torno, e hanno persino invitato i vari amici a dividere i capitoli con loro»: così Gerald Durrell presenta questo libro, uno dei più universalmente amati che siano apparsi in Inghilterra negli ultimi trent’anni. Ma il lettore avrà il piacere di scoprirvi anche qualcos’altro: la storia di un Paradiso Terrestre, e di un ragazzo che vi scorrazza instancabile, curioso di scoprire la vita (che per lui, futuro illustre zoologo, è soprattutto la natura e gli animali), passando anche attraverso avventure, tensioni, turbamenti, tutti però stemperati in una atmosfera di tale felicità che il lettore ne viene fin dalle prime pagine contagiato.




Geniale!! Se anche voi come me amate gli animali Durrel non vi deluderà!

Questo libro è il resoconto dei 5 anni vissuti con la famiglia a Corfù da Londra e il avventure che qui vi trova, un'isola piena di affascinanti animali il tutto arricchito dalla sua meravigliosa, strampalata e spassosissima famiglia che mi farà spanciare dalle risate e far venir voglia di averli conosciuti.
Fin da piccolo lo scrittore era innamorato degli animali e li studiava attentamente, come lo si legge, per giorni e giorni fino a conoscerne ogni abitudine. 

La Corfù che ne esce fuori è il ritratto della pace per eccellenza con i suoi dolci frutti, la sua brezza calda, le case abitate da contadini bizzarri, printiad accoglierlo con benevolenza dopo una roccambolesca avventura in giro per le campagne.
Il diario è pieno di gioia di vivere, che ti mette in corpo la voglia di correre a piedi nudi per la campagna e di sentirla e ammirarla per ore e ore; oltre il sorriso per le esuberanti vicende casalinghe a partire dalla mitica mamma al buffo cane Roger e i suoi strampalati fratelli e sorelle. 
Un libro che mi è stato consigliato per la sua meraviglia e che ora lo consiglio a voi anche per la gioia che amana, la simpatia della famiglia di Durrell e le grandissime risate che mi sono fatta di cuore. Una perla!!!! 

lunedì 26 marzo 2018

Recensone: "Fragili e preziose" di Megan Hart

Sono combattuta su questo libro, me lo ricordo perfettamente quindi è un buon segno vista la rapidità con cui mi scordo i libri letti, ma da una parte durante la lettura mi sono sentita insoddisfatta e il finale è decisamente triste.

Fragili e preziose
di Megan Hart

Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 367
Prezzo: 7,50€

Voto: 3-/5


TramaFragili e preziose, le rose hanno bisogno di cura. Nel giardino di Gilly le rose non fioriscono mai, lei non ha tempo per loro né per sé, sovrastata dalle esigenze della famiglia, dai pianti dei figli, dalle aspettative degli altri che la soffocano lentamente, togliendole un po' d'aria ogni giorno. Ma nel momento in cui crede di non farcela più, si ritrova con un coltello alla gola. Il suo primo pensiero è che potrà avere un po' di tregua. Ora qualcuno dovrà salvare lei. Segregata in una casupola, con un rapitore sempre meno folle e sempre più umano, le ci vorrà molta forza per non dimenticare che quell'uomo è sull'orlo di un baratro, e che se non starà attenta potrebbe cadere insieme a lui, come una rosa nella neve.


"Lui non ha intenzione di lasciarla andare.
Lei non può rimanere."

Todd voleva solo la macchina per poter scappare, ma non sapeva che a bordo c'erano due bimbi oltre alla madre.
Una madre stressata dalla routine, dai continui capricci dei figli, che all'inizio dopo aver messo in salvo i piccoli accoglie con gioia il silenzio e la solitudine del rapimento, ma ben presto il gioco le va stretto e vuole e deve tornare a tutti i costi dai figli e dal marito che la aspettano a casa.
Toad è un uomo nato è vissuto nella sfortuna e nella povertà e appena uscito di galera,  vuole solo vivere solo i suoi ultimi giorni nello chalet lasciatogli dallo zio, ma Gilly è un'imprevisto che non aveva calcolato; e la sua mente un po' malata e distorta che era tra i due uno strano rapporto di bisogno ed odio, e affezione date le circostanze di unione forzara.
Un libro che basa molto sulla psicologia delle reazione psicologiche del momento ed emotivo con pochi avvenimenti tra i due è più una guerra di resistenza fisica e mentale in una situazione di totale isolamento e disperazione dal mondo. Ma questo idolaisola ha fatto capire a Gilly che nella vita nonostante le difficoltà, la stanchezza aveva tutto ciò che di importante si pissp avere.
Ho divorato questo libro che ha un'amaro e triste finale che proprio mi ha colta alla sprovvista. Mi è piaciuto? Non saprei però è rimasto senza alcun dubbio nella mia mente, quindi direi senz'altro che qualcosa di buono c'è anche se tutto sommato e non lettura semplice senza pretese. 

lunedì 5 marzo 2018

Recensione: "Cronache del mondo emerso. Le storie perdute" di Licia Troisi

Dopo un libro che vi sconsiglio ecco un libro o meglio una scrittrice fantasy che vi consiglio assolutamente di cuore!

Cronache del mondo emerso. Le storie perdute
di Licia Troisi

Editore: Mondadori
Pagine: 382

Voto: 5/5

TramaLa memoria delle imprese di Nihal contro il Tiranno è ancora vivissima nel cuore del Mondo Emerso e nelle leggende che da oltre cent'anni i suoi abitanti si tramandano, di padre in figlio. Una notte d'inverno un misterioso cantastorie si presenta in una locanda con tre storie da raccontare, storie che le pagine delle Cronache non hanno mai narrato. Tra le note calde e ammalianti del suo liuto si schiudono così i misteri più preziosi della vita di Nihal: l'infanzia prima dell'incontro con Livon, il viaggio per salvare Sennar dal maleficio della Cascata, il sortilegio che riportò in vita la guerriera per difendere un popolo inerme e infine l'ultimo, sconvolgente segreto che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.


Licia troisi non delude mai.. riesce sempre a regalarti storie e personaggi spettacolari. Amore, amicizia, avventure, duelli, battaglie, magia, lotta per i più indifesi, leggende... 
Le 3 storie perdute narrano di un menestrello che si ferma a Salazar in una locanda e inizia a intrattenere i clienti narrando loro una storia di Nihal mai sentita prima d'ora.
La prima narra di Nihal prima della Battaglia D'inverno, nella strofa successiva una combattente che si e ritirata per una vita meno avventurosa ma dedita alla vita fatta di quotidianità domestica e amore di Sennar e il figlio Tarik.
La terza strofa canbia radicalmente il finale che tutti conoscevamo e anzi ci mostra cent'anni dopo.

Un mago, di nome Lefthika, insieme al suo schiavo, Ren, viene ingaggiato dagli huyé, per poter combattere gli elfi che saccheggiano  il loro villaggio, ed è lui che riporta alla luce Nihal per salvarli facendogli addestrare gli huyé per difendersi dagli elfi. Tuttavia il ritorno nel mondo dei vivi per Nihal sarà una sofferenza quando scopre cosa ne è stato del Mondo Emerso e dei suoi cari dopo la sua morte, l'unico superstite del suo oassato e il drago Oarf.

Per chi come me ha amato follemente il Mondo Emerso non può non avere questo libro! Assolutamente bellissimo!!!!! 😍❤

domenica 4 marzo 2018

Recensione: "Jane Austen book club" di Karen Jay Fowler

Buongiorno super piovoso e incredibilmente freddo. Libro che mi è arrivato come regalo inaspettato. Non vedo l'ora di leggere anche gli altri 4 libri del pacco. 😍 Grazie Angela!

Jane Austen book club
di Karen Jay Fowler

Editore: Beat
Pagine: 299
Prezzo: 9,00€

Voto: 1/5


TramaJocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci".


Questo libro è caratterizzato da due elementi fondamentali: la noia e l'assenza di Jane Austen.

Partiamo dalla noia.
È tutto un susseguirsi dei problemi dei protagonisti. Ci raccontano in maniera sparsa e non precisata di episodi della loro infanzia, di cui non ne sentivo bisogno, ma evidentemente la scrittrice ha deciso che doveva pur metterci qualcosa. 
L'unica cosa sensata che c'è in tutto ciò sono le scene in cui ci viene raccontato come i vari personaggi sono stati scelti da Jocelyn, che è l'ideatrice del gruppo, per far parte di questa maratona Austeniana.

Punto secondo: l'assenza di Jane Austen.

  • Leggendo la trama si pensa che ci saranno conversazioni dove ognuno commenta il libro della Austen scelto. Di cosa ne pensano dei personaggi, delle scelte dell'autrice... Non ci si aspettano due parole in croce sul tema principale e il resto su insulse conversazioni che non hanno nulla a che fare con i libri. Di descrizioni delle varie case e dei cani. Ecco ci sono più momenti dei cani di Jocelyn che di Jane Austen!!!! Questo è assolutamente la cosa più grave. Conversazioni inesistenti su Jane Austen quando il libro dovrebbe essere proprio su questo!!!! 


Jocelyn è sempre piena di idee e di voglia di fare e perchè non combinare la sua passione per Jane Austen con un club del libro, dove leggere un libro al mese e discuterne insieme (cosa che non avviene... ma vabè)
E così Jocelyn, Sylvia, Allegta, Prudie e Gibbs. Ognuno di loro cerca di mettere anche nella proprio vita personale un po' di Jane Austen. 

Per me assolutamente bocciato! Scialbo e insulso... Ma come sempre i gusti son gusti e magari a voi piacerà o è piaciuto 😉
Lo avete letto?

sabato 3 marzo 2018

My personal beauty 2.0

Il My personal beauty di oggi è incentarto su alcuni prodotti che ho preso sul sito di Diego dalla Palma, anche se alla fine non ho preso il siero che probabilmente desidero di più il Gold Fusion.. ma prima o poi sarà mio per il momento ho provato altre cosine che si sono rivelate comunque essere fantastiche.

Il primo è il mitico siero acclamato da tutti alla vitamina C Radiance Serum. Un siero illuminante, ad azione stimolante per tutti i tipi di pelle.
Qui dice che stimola appunto la produzione di collagene e contrasta la formazione delle macchie.

Io ecco non ho un viso vecchio anche perchè a 26 anni sarebbe preoccupante, quindi lo uso principalmente sotto la mia quotidiana crema giorno per fare luminosità e idratazione al viso. Anche perchè più si idrata e si prepara bene la pelle al futuro e si spero che le rughe malefiche compaiano più tardi  possibile o quanto meno poco accentuate.

Da quando lo uso la mattina mi sveglio con la faccia meno bianchiccia del solito anche se le mie occhiaie mi fanno sempre compagnia, però devo dire che mi sento la pelle proprio più idratata e morbida. Non c'è quello sgradevole effetto carta impecorita che da la pelle secca e devo dire che essendo ben idratata non è neanche eccessivamente grassa. Promosso a pieni voti peccato che non ho preso anche la crema abbianata, ma rimedierò assolutamente!

Diego dalla Palma
"Sturdust n.77 (color oro)
"Blunotte n.14 (color blu)
Non mi trucco molto e per me mettere un filo di colore è già un grande traguardo perciò cerco di trovare sempre cose semplici ma dai colori scriventi e queste due matite sono una meraviglia. Uno è un bronzo/oro e laltro blu notte con riflessi celestini super super leggeri che sono veramente impercettibili.
Hanno una scrivenza ottima alla prima passata il colore è pieno e la mina è morbida dalla facile stesura e sono water resisten sopratutto quella blu. Meravigliosi, le ho prese scontate e devo dire che ne vale la pena recuperarle se vi capitano!


Diego dalla palma n. 35 e n. 36
Sempre sulla stessa filosofia delle cose molte facili e veloci, dopo aver letto tutte le meravigliose recensioni ho deciso, complice anche lo sconto di provare due ombretti liquidi, che nell'evenienza si possono usare insieme o soli.


Il primo è un color tortora scuro metallizzato, non saprei descriverlo, visto dal vivo è leggermente più chiaro e l'altro è un rosa anch'esso metallizzato che per l'appunto possono essere usati per un trucco un po' più lavorato.
La "pecca" di questi due ombretti è che sono molto liquidi e sfumarli insomma non è proprio semplice e immediato, dovete avere sveltezza di pennello perchè poi si 'asciugano' e ciao. Perciò io preferisco usarli divisi. Vi consiglio di metterci, in maniera leggerissima, un po' di ombretto simile sopra perchè tende a fare quelle fastidiose righette. Con l'ombretto invece lo andrete a fissare per bene, non saprei dirvi se con la cipria incolore si ottiene lo stesso risultato senza alterare il colore base. Mi raccomando l'ombretto deve essere il più possibile della stessa tonalita.


Spero che vi sia stato utile questo post pr scoprire prodotti che non conoscevate, alla prossima occasione prenderò sicuramente la crema, il siero e forse qualche rossetto ^^ Voi avete mai usato questo brand???