giovedì 14 aprile 2016

Recensioni: "Eternity" & "Fragility" di Rebecca Maizel

Finalmente ho ripreso in mano e completato questa duologia che volevo finire da tempo.. ho riletto il primo con l'occasione e mi è piaciuto molto di più della volta precedente nel lontano 2012..
 
Eternity (Vampire Queen #1)
di Rebecca Maizel

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 17.90€
Pagine: 365

Voto: 3.5/5

Trama: Lenah apre gli occhi dopo un lunghissimo sonno e si accorge di trovarsi immersa in uno squarcio di luce; crede dunque che la sua ora sia giunta. Perché in realtà è un vampiro. Istintivamente grida il nome del suo amato Rhode, che la trasformò in vampiro cinque secoli prima, e lo vede seduto davanti a lei. Lui le rammenta l’antica promessa di riportarla in vita, e le dice di essere pronto a compiere il rituale magico. Ora Lenah ricorda tutto: il suo desiderio di tornare umana era stato più forte della paura. Ma ricorda anche che il rituale richiede una vita in cambio. Lenah è viva e sta per compiere sedici anni. Lenah inizia la sua nuova vita a Wickham: una casa, nuovi amici, ma anche la costante paura e certezza del ritorno della Congrega, il gruppo di vampiri che lei stessa aveva creato, i più potenti e crudeli, vissuti con lei fino al 1910 nella casa di Hathersage, in Inghilterra, con il compito di proteggerla e adorarla e con cui avrebbe avuto un legame magico e indissolubile. E quel legame col passato rischia di distruggere tutto ciò che di tenero e vitale Lenah ha appena cominciato a conoscere.


 
Fragility (Vampire Queen #2)
di Rebecca Maizel

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: 17,90 €
Pagine: 384

Voto: 3/5

Trama: Lenah ritorna al campus di Wickham. È sopravvissuta al rituale con cui ha ridato la mortalità al suo amico Vicken e vuole ricominciare da capo, dimenticare il passato e riprendere in mano la sua vita di adolescente con il fidanzato Justin. Per cinquecento anni è stata la Regina della Confraternita dei vampiri di Hathersage, adesso è il momento di affacciarsi a un nuovo mondo. Ma al campus la aspettano due presenze inattese: una vampira spietata pronta a tutto pur di scoprire il segreto del rituale, e Rhode. Il grande amore di Lenah è ancora vivo, «umano» proprio come lei.


Duologia che iniziai nel lontano 2012 e poi misi in stand-bye in attesa dell'uscita, e poi in attesa di trovarlo a un prezzo minore, ed ora eccomi qui dopo aver riletto Eternity e continuato con Fragility e che dire.. mi sono piaciuti, e mi sono stupita nel leggere la mia vecchia recensione in cui invece Eternity non mi era piaciuto T.T

La duologia in generale è piacevolissima da leggere: scorrevole, leggera, con un pizzico di magia e di romanticismo e un triangolo amoroso che non è poi tanto complicato perchè l'amore di Lenah è palese e costante verso il sua 'Anam Cara' per usare il termine del libro che sta ad indicare le anime gemelle.
 
Comincio con Fragility perché vi lascio la recensione dove c'è la trama di Eternity al link QUI... Fragility che ha un finale che mi ha lasciato per metà con la tristezza ma da un lato soddisfatta perché anche se triste e in qualche modo giusto per la storia, ma sopratutto non mi aspettavo un particolare, che a pensarci ora ancora mi lascia un po' così.

In Fragility ritroviamo Lenah alle prese con la sua nuova mortalità, i problemi adolescenziali che ne conseguono, l'avevamo lasciata che aveva compiuto il rituale di trasformazione per Vicken e inaspettatamente non è morta, ma lo è solo la sua parte vampiresca tornando a essere umana. 
Sinceramente?? Il primo mi è piaciuto di più. Avete fatto caso la recensione del primo non era poi così soddisfatta nel senso che mi era piaciucchiato ma ma nulla di più, invece, rileggendolo ora l'ho rivalutato moltissimo anzi devo dire che tutto ciò che avevo scritto nella prima recensione, quella del 2012, non c'entra nulla con quello che è il mio pensiero di ora, che è assolutamente positivo. Mi è piaciuto di meno Fragility,la parte d'azione l'ho trovata molto debole, alcune scelte di Lenah non le ho condivise nè capite, smi aspettavo più grinta da lei e Vicken, da ex vampiri ci si aspetta più aggressività data dal loro passato sanguinario, che fossero più scaltri con più esperienza con gli altri vampiri invece sembrano alle prime armi, non sanno come affrontarne uno, cadono dalle nuvole come se non fossero stati i vampiri più forti in circolazione fino a quel momento.. una parte insomma, che non gli si addice per quello che è stato secondo la scrittrice il loro passato il loro modo di vivere fino a quel momento... oltre il fatto che Vicken è stata la delusione più grande perché quando era un vampiro veniva rappresentato come un uomo forte, possente, intelligente, autoritario, aggressivo, spietato.. diventa umano è si trasforma in uno sbruffone, rammollito, anche se a differenza di Lenah ci prova a combattere contri i vampiri nonostante non abbia più la sua vecchai forza, mentre Rhode è rimasto sempre sé stesso prima e dopo e secondo me è anche quello che da una parte è più coerente con se stesso, anche se poteva essere più approfondito, visto che è quasi uno dei principali!

Tirando le somme la duologia non è malvagia, certo poteva essere fatta meglio però dai non mi è dispiaciuto leggerli e non mi sento di sconsigliarveli in toto, di certo non sarà un capolavoro, c'è certamente di meglio in giro però come letture leggere e spensierate ci stanno. 
 


Nessun commento: