lunedì 12 ottobre 2015

Recensione: "La leggenda del santo bevitore" di Joseph Roth

Buon pomeriggio mentre qui il tempo è impazzito per l'ennesima volta con il sole tornato dopo il freddo di ieri e la pioggia della settimana passata e di quella che tornerà almeno così dicono domani, io mi sono beccata raffreddore e super mal di gola e mal di testa annesso ai due amici sintomi, per non penarci su troppo va vi lascio una mini mini recensione di un libro mini mentre sono al lavoro ahahahhahahah XD

La leggenda del santo bevitore
di Joseph Roth

Editore: Newton Compton
Pagine: 122
Prezzo: 1.90€

Voto: 1/5

Trama: Andreas, un clochard, vive sotto i ponti di Parigi. Quando un misterioso passante gli dona una piccola somma di denaro, egli la accetta promettendo di restituirla la domenica successiva con un’offerta in chiesa. Ogni volta che ha in tasca il denaro sufficiente per saldare il suo debito, però, Andreas non resiste alla tentazione di usarlo per rincorrere vizi e piaceri e la restituzione di quei duecento franchi diventa la sua tormentata ragione di esistere. Da questo racconto, tradotto in tutto il mondo e considerato il testamento letterario di Roth, è tratto l’omonimo film di Ermanno Olmi, Leone d’oro a Venezia nel 1988. 


Ho letto questo libricino lo scorso anno e li sul momento devo dire che nonostante non era chissà che non era malvagia come lettura... ora a distanza di tempo a mente fredda devo dire che quel libricino con la sua storia non mi ha lasciato nulla.. ricordo vagamente la storia di questo clochard parigino che entra in possesso di una piccola somma di denaro da uno sconosciuto con la promessa di ripagarlo ma ogni volta che ha i soldi non lo salda mai... Sinceramente non ricordo molto altro come il finale o la 'morale' che magari si cela dietro le sue righe, e se lo avevo trovato poco memorabile a fine lettura a quel tempo figuriamoci ora.. 
Come lettura, grazie anche al numero esiguo di pagine, è leggera e molto scorrevole in meno di un pomeriggio si finisce tranquillamente anche perché è scritto per 'ciechi' come lo definisco io il carattere esageratamente grande giusto per fare pagine.
Non è una lettura da bocciare in toto visto anche la modica cifra e il fatto che in vita mia ho letto decisamente di peggio, perciò se vi capita fra le mani magari si può rivelare un'ottima lettura veloce per passare un pomeriggio di relax dove non volete portarvi dietro il peso di un libro grande o per un viaggio su mezziu pubblici o in treno o per fare la fila dal medico.. insomma un libro stile pillola :)  

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