giovedì 3 settembre 2015

Recensione: "Quello che gli altri non vedono" di Virginia Macgregor

Mentre il mio fidanzato accanto a me guarda Mission impossible 4, io avrei voluto rivedere Vicino a te non ho paura, in alternativa mi scrivo una bella recensione e poi neanche a dirlo mi metto a leggere il mio bel libro di Luca Bianchini 'Dimmi che credi al destino'... vi auguro buona serata e buone letture ^_-

Quello che gli altri non vedono
di Virginia Macgregor

Editore: Giunti
Pagine: 400
Prezzo: 12€

Voto: 3.5/5

TramaMilo ha nove anni e una missione molto speciale: prendersi cura di nonna Lou, che insieme ad Amleto, l’animaletto di casa, è la sua inseparabile alleata. Ogni tanto la nonna annuncia che partirà per la Grecia con il nonno. Peccato che il nonno sia morto molti anni fa… Meglio non dirlo alla mamma, che ha poca pazienza, l’importante è assicurarsi che Lou prenda le pillole che le sbrogliano i pensieri. Del resto è stata proprio lei a insegnargli che il mondo si può “vedere” anche attraverso particolari che sfuggono alle persone comuni: i rumori, il tono della voce o gli odori. Sì, perché Milo è affetto da una malattia che lo renderà progressivamente cieco. E quando un giorno la nonna dà quasi fuoco alla cucina, Milo è il primo a difenderla, ma la decisione della mamma è irrevocabile: Lou deve andare in casa di riposo. Un posto apparentemente perfetto, con un bel giardino, pavimenti lucidi come specchi e un’infermiera dal sorriso stampato. Ma qualcosa non va… Come mai la nonna dorme sempre? Perché non riconosce più nessuno? Con l’aiuto di Tripi, il cuoco della clinica, Milo inizierà la sua personalissima indagine. E quando si è allenati a “vedere” il mondo con tutti e cinque i sensi, quello che si riesce a scoprire è davvero incredibile.


Milo è un bambino di nove anni incredibilmente dolce, sensibile e altruista, buono come un pezzo di pane e ama incondizionatamente il suo maialino Amleto (voto 10 per lui) e per la sua adorata nonna che lo ha sempre amato più di tutti e che lo ha aiutato a convivere, ad accettare, a far diventare una malattia agli occhi come la retinite pigmentosa, un qualcosa di speciale e positivo perché ha potuto sviluppare così tutti gli altri sensi e a notare tutti quei dettagli che le persone che vedono bene non notano.
La sua malattia consiste, descrivendolo come nel libro, nel guardare il mondo da un forellino fino a quando il mondo non diventerà completamente nero. Lui vede solo un puntino dritto a se del mondo intorno, gli manca tutta la visone periferica fino alla cecità completa.
Come dicevo Milo è un bambino buono, che si occupa interamente della nonna. La segue come una mamma chioccia, la aiuta a vestire, lavare, cambiare, sta attento che la nonna non faccia saltare la casa preparando il tè o che non esca credendo di dover raggiungere il suo fidanzato di gioventù che purtroppo morì in guerra. Il tutto un po' di nascosto dalla mamma affinché lei non si arrabbi e la mandi via. Ma la nonna sa che Milo non può seguirla sempre e decide di dare fuoco alla cucina 'accidentalmente' una mattina così che venga mandata via in un istituto. 
Così nonostante Milo abbia cercato di convincere un tutti i modi, con tutte le argomentazioni possibili la mamma, questa porta la nonna Lou alla casa di riposo Nontiscordardime. All'inizio tutto sembra bello e in ordine, l'infermiera gentile e disponibile; ma ben presto Milo con la sua sensibilità e perspicacia capisce che c'è qualcosa che non va e inizia ad indagare con degli "alleati'" molto simpatici e alquanto stravaganti e tutti diversi tra loro. 

Un libro dolcissimo, simpatico con un piccolo protagonista tenero che mi ha conquistata totalmente. Una storia semplice e delicata che racchiude in sé i valori della famiglia, dell'altruismo, la condizione degli anziani nelle case di riposo che troppe volte vengono trattati male all'insaputa di tutti. Davvero ben scritto... consigliato!  :)

4 commenti:

Angela ha detto...

ho letto pareri positivi su questo libro!
Amo Bianchini e "Dimmi che credi al destino" è stata una lettura piacevole!!!

Debora ha detto...

Devo dire che mi sta piacendo anche se ogni tanto mollerei uno schiaffo a Ornella... ahahahhahahahah Quello che gli altri non dicono mi è piaciuto di più da quello di Bianchini anche se quest'ultimo ancora non lo finisco :)

Little Pigo ha detto...

Sembra bello. La trama mi ha ricordato un po' "Mistero a Villa del Lieto Tramonto", che ho trovato davvero particolare.
Poi amo i libri familiari, soprattutto se incentrati sul rapporto nonna-nipote.

Debora ha detto...

Mistero a Villa del Lieto Tramonto lo desidero tanto *_* ne ho letto benissimo!!!!