lunedì 5 maggio 2014

Recensione: "Il mio piccolo principe" di Anna Gavalda

Buon giornooo!! Altra recensione di un libro che in un certo senso non so come mi ha lasciata, mi è piaciuto per i suoi contenuti "dietro" però da un lato mi ha un po' deluso...

Il mio piccolo principe 
di Anna Gavalda

Editore: Frassinelli
Pagine: 224
Prezzo: 15,00€

Voto: 2/5


Trama: "Franck si chiama Franck perché sua madre e sua nonna adoravano lo swing raffinato di Frank Alamo e io mi chiamo Billie perché mia madre impazziva per Michael Jackson. Inutile dire che nella vita non partivamo con le stesse madrine e non eravamo programmati per frequentarci...". Evidentemente Franck e Billie non sono fatti per cantare le stesse canzoni, e in più hanno tutti i numeri per far pensare che il loro futuro non sarà roseo: fisicamente, moralmente e intellettualmente. Sono diversi dagli altri. Lui è un ragazzo troppo delicato e sensibile che ama il teatro, i libri e non tollera il gregge conformista. Lei è prorompente, chiassosa, disperatamente povera, la scuola le sembra una galera. E il gregge non la tollera. Una coppia di ragazzini improbabile e fuori dal coro che sembra destinata all'emarginazione. Finché un bel giorno (il primo di una lunga serie) si incontrano. Si trovano grazie alla pièce teatrale che la prof assegna loro come saggio di fine anno, una sfida che pare impossibile, ma che i due ragazzi raccolgono con il coraggio dei leoni. È solo l'inizio di una serie di battaglie che Franck e Billie combatteranno, e vinceranno, uniti, contro tutto e tutti, in nome di un sentimento tanto profondo quanto disperato. "Il mio piccolo principe" non è altro che una storia d'amore tra due brutti anatroccoli che, a forza di costringersi l'un l'altro a tener la testa alta e dirsi che sono belli, finiscono per diventare due magnifici cigni.

Recensione

Ho iniziato questo libro spinta da una forza non mia, ricevuto tramite uno scambio e iniziato a "scatola chiusa" e devo dire che il risultato non è stato una cosa eccezionale, ma posso ritenermi fortunata perchè poteva andar peggio.

Tutta la storia nasce e finisce in una sola notte.. Franck e Billie sono caduti in un burrone in un punto non ben identificato e lei per ammazzare il tempo in attesa del giorno per poter chiedere aiuto per Franck che nella caduta si è fatto male inizia a ripercorrere la sua umiliante e degradata vita fino all'incontro con Franck ragazzo timido e studioso, tutto per bene con una bella famiglia e una bella casa, insomma il suo opposto e che nonostante le loro differenze diventeranno l'uno dipendente dell'altro, instaurando una amicizia profonda fatta di poche parole e un amore puro.

Questo libro ci caratterizza uno dei sentimenti più forti che ci siano: l'amicizia.
Questa amicizia che va oltre le classi sociali, va oltre i pregiudizi per il modo di vestirsi, oltre il razzismo verso le inclinazioni sessuali dei due, oltre il bullismo.
Ma nonostante i temi forti mascherati nella storia della vita dei due, il monologo di Billie che è la forma con cui il libro si svolge risulta pesante, prolisso e a tratti alquanto confuso e il linguaggio poco fine e molto florido di Billie non aiuta a districarsi dal tutto. Capisco che lei viene da un ambiente fatto di violenza, droga, alcool, dove i figli crescono in roulotte abbandonati a se stessi però misericordia che fatica che ho fatto a volte a continuare a leggere.

Peccato perchè il libro sarebbe stato più godibile se improntato in modo diverso e con un linguaggio più leggere diciamo :) però non mi sento di sconsigliarlo perchè tratta temi attuali e importanti e se siete avvezzi a questo stile a monologo ve lo consiglio ancor di più ^^

2 commenti:

Seli Rowan ha detto...

Non conoscevo questo libro, ma devo dire che, nonostante il tuo giudizio non sia del tutto positivo, mi incuriosisce.. penso proprio che lo metterò nella lista dei desideri :)

Debora ha detto...

Solo lo stile a monologo mi ha dato qualche grattacapo altrimenti non mi è dispiaciuto affatto come libro ^_^