sabato 17 maggio 2014

Frasi: "Boy meet boy" di David Levithan

Boy meet boy 
di David Levithan

- Appartengono  a quell'uno per cento che trova subito l’anima gemella e non sente più il bisogno di cercare altrove. Un fenomeno inspiegabile.

- Mi rendo conto che io e Noah non ci conosciamo per niente. E nello stesso tempo fra noi c’è questa inspiegabile ma vicendevole sensazione di fiducia, che parla al nostro intuito e dice: Voi due dovete proprio conoscervi. Mostrandomi la sua stanza, Noah mi sta aprendo uno scorcio sulla sua anima. Tremo al pensiero di dove fare altrettanto.

- È vicinissimo a me. Tutti i miei sensi sono impregnati di lui. Noah è nell’aria che ci circonda, nella musica che ci avvolge, e in ogni mio pensiero.

- Non so come spiegarglielo. Non è che non volessi baciare Noah. E penso che anche lui volesse baciarmi. Però abbiamo preferito riempire quel momento con un silenzio. 
Quel credito di un bacio sarà la nostra spinta propulsiva.

- Mente camminiamo tra gli alberi e proseguiamo lungo la salita, parliamo la lingua del silenzio. È una lingua che ci lascia spazi per pensare e muoverci. Possiamo essere qui e altrove, nello stesso tempo.

- Schizziamo a matita le nostre vite precedenti, così da mettere in risalto il technicolor del nostro presente.

- Stampo la mia ombra su di lui mentre mi chino verso le sue labbra. Lo bacio. Una volta, ma dura a lungo. Un altro modo per dichiarare ufficialmente aperta la nostra storia.

- Mi chiedo se è possibile iniziare una nuova storia senza far male a qualcun altro. Mi domando se è possibile trovare la felicità senza che altri debbano soffrire. Poi vedo Noah che mi viene incontro con un biglietto piegato a forma di cicogna. E penso: si, è possibile. Forse posso innamorarmi di lui senza far male a nessuno.

- In quel momento mi sembrava che niente potrebbe essere più perfetto. Camminiamo per la città tenendoci per mano. Forse qualcuno se ne accorge, ma di sicuro nessuno ci bada. So che tutti tendiamo a pensare al cuore come centro del nostro corpo, ma in questo momento ogni parte cosciente è nella mano che lui sta stringendo. È attraverso quella mano, dentro la sensazione che porta con sé, che passa il resto del mondo. E tutto ciò che mi passa accanto, noto solo le cose belle: la musica ammaliante che esce dalla porta aperta del negozio di dischi; i due anziani (vecchio lui, lei anche di più) che si dividono una crèpe seduti su una panchina nel parco; il ragazzino di sette anni che salta da una piastrella all’altra del marciapiede, volteggiando in precario equilibrio per non posare il piede sulle fessure.

- Come posso spiegargli che il mio cuore è fatto apposta per lui, solo per lui? È proprio questo che sento: il mio cuore è fatto apposta per lui.

- <<Lo sai… la scintilla. L’elettricità. Anche quando non stavamo insieme, c’era. Lei riusciva a mettermi sottosopra  con un semplice sguardo, e io riuscivo a fare lo stesso con lei. Adesso non più. E io mi sento.. non so. >>
<ti senti nudo, senza?>>
<<Nudo? Ah ah.>>
<<Voglio dire ti senti svuotato.>>
<<più o meno. Qualcosa ti manca, questo prova che prima era molto importante?>>
<<Può darsi.>>

- <<A volte voler bene a una persona vuol dire anche lasciare che scelga da sola come vivere.>>
Annuisce. <<Lo so.>>
<<E loro non lo stanno facendo.>>

- È nel voler essere forte che trovo la forza più grande.
È nella decisione di essere coraggioso che trovo il coraggio più grande. Non so se me ne sono mai reso contro prima d’ora, e non so se se n’è mai accorto Tony, ma ora, credo, ce ne rendiamo conto tutti e due. Se non hai paura di niente, a cosa ti serve il coraggio? Mi sembra che Tony abbia vissuto tutta la vita con la sua paura, e che ora a stia trasformando in coraggio.

- <<Lui deve vederlo>> risponde Tony.
<<Deve vedere cosa?>>
<<Deve vedere come ti senti.>>
<<Ma io glielo detto. Quella notte. Gli ho spiegato per filo e per segno come mi sentivo. C’erano le mie parole, lì. Ma lui non le voleva.>>
<<Non dirglielo, Paul. Fa’ che lui lo veda.>>
<<E come faccio?>>
Tony scuote il capo. <<Non sarò io a dirtelo. Ma ho la sensazione che se ci pensi bene, capirai come devi fare. Se vuoi essere amato, sì degno dell’amore. È un buon punto di partenza.>>

- Ecco di che cosa sa una piccola vittoria. Ha il sapore di una piccola sorpresa, e di un grande sollievo. Rende il passato leggero, e lo stesso il futuro, anche se solo per un istante. Sa di giustizia che trionfa. Sa di speranza.

- Il confine tra amore e ossessione è sottile.

- Non vado a dormire. Non mi concedo pause. Perché so che insieme ai fiori, gli sto regalando anche istanti della mia vita. Ogni fiore, una frazione di un minuto.

- Ogni minuto, ogni piega della carta è un messaggio da parte mia.

- Una lettera è qualcosa di te che offri in dono, una finestra sui tuoi pensieri al di là delle osservazioni banali.


- Ora io non credo nei mezzi abbracci. Non sopporto la gente che si sforza di abbracciati evitando il contatto fisico. Un abbraccio dovrebbe avvolgerti completamente.

- Mi chino in avanti e lo bacio. I fiori si schiacciano fra le nostre camicie. Tocco le sue labbra e lo respiro. Chiudo gli occhi, li riapro. È sorpreso, si vede. Lo sono anch’io. Mi bacia anche lui, e il suo bacio somiglia a un sorriso.


- In altre circostanze sarebbe stato l’inizio di una storia d’amore. Ma io credo che già allora tutti e due sapessimo di aver trovato qualcosa di più prezioso e perfino di più importante. Io stavo diventando un suo amico, quello che gli avrebbe mostrato come poteva essere diversa la sua vita. Lui in cambio, sarebbe diventato qualcuno di cui avrei potuto fidarmi più che di me stesso.

2 commenti:

Ilenia C. - Libri di Cristallo ha detto...

"A volte voler bene a una persona vuol dire anche lasciare che scelga da sola come vivere."
Annuisce. "Lo so."
"E loro non lo stanno facendo."

Fantastica.

Debora ha detto...

Io non saprei scegliere quella che mi è piaciuta di più sono tutte bellissime *_*