venerdì 24 agosto 2012

Poesy #13

Buon pomeriggio carissimi, qui si sfiata di caldo e sia io che i miei cani con tanto di criceto stiamo beatamente davanti al ventilatore a goderci un pò di fresco anche se momentaneo ^^ perciò non avendo niente da fare vi posto la rubrica Poesy che racchiude la mia piccola mania/passione/ossessione di raccogliere nei quaderni poesie, frasi, citazioni prese ovunque
Questa volta vi posto le frasi che ho preso dal libro "Il mio angelo segreto" di Federica Bosco che mi dimenticai di mettere nella recensione... 


-Se non ricordi la ragione del tuo dolore, niente ti impedisce di tornare a vivere.
Ma il ricordo era talmente vivo e presente in me da non abbandonarmi un minuto e se, per caso, riuscivo a non pensarci per qualche istante, quando lo facevo di nuovo, l’ondata di realtà mi travolgeva in maniera così violenta da lasciarmi tramortita e incredula.

-Betty era l’unica che cercasse davvero di capirmi, perché si rifiutava di credere alle spiegazioni razionali di tutti coloro che credevano che dopo non ci fosse più niente.
Accettava la possibilità di una vita oltre la vita perché dava all’amore un potere talmente assoluto da non poter svanire con la semplice fine del proprio corpo.
Per Betty l’amore riusciva a smuovere le montagne ed era in funzione di quel sentimento magico e invisibile che gli esseri umani, da sempre, agivano nel bene e nel male trasformando  radicalmente le proprie esistenze, facendo scelte impensabili, dichiarandosi guerra e sottoponendosi a qualunque sacrificio, ed era assurdo che tutta quella energia vitale non potesse sopravvivere a un semplice passaggio fra due realtà.
E solo perché non eravamo capaci di vedere oltre, non significava che non ci fosse nient’altro.
E il nostro amore era stato troppo forte  per essersi arreso così facilmente a qualcosa di così banale come la morte.

-<<L’amore è sempre un’incognita, non credi? Se non ti lasci andare e non lo vivi fino in fondo, come fai a sapere se quella è la persona giusta o no?
Perché se è quella giusta lo senti subito, non hai bisogno di vedere com’è. E qualcosa di… soprannaturale, di magico, lo sai e basta, perché ti sembra di conoscere quella persona da sempre, è come se improvvisamente la riconoscessi fra la folla!>>.

-Smettere di amare qualcuno era come cancellare una parte della propria vita e lo sapevo anch’io che avevo amato soltanto Patrick.
Ma non avevo idea di come si potesse smettere di amare qualcuno da un giorno all’altro, non era come smettere di fumare o di mangiare la cioccolata, significava  smettere di vivere per qualcun altro, smettere di vedere la luce brillante  nei suoi occhi, smettere di sentire il cuore battere come un pazzo, smettere di avere i brividi lungo la schiena, e lo stomaco che si annoda, smettere di emozionarsi e di sognare di passare il resto della vita abbracciata a lui.
Era impossibile smettere di amare qualcuno a cui si era donato il proprio cuore, non si poteva deciderlo a tavolino, a meno che non facesse parte di quella “elasticità di vedute” di cui parlava la nonna.

-Perché a volte le cose sembrano insormontabili, ma quando le osservi da vicino sono così semplici che ti chiedi come hai fatto a perderci così tanto sonno, tempo ed energie.

-Il ricordo della felicità è la peggiore delle trappole, ti impedisce di accettare i cambiamenti e provare ad andare avanti.

-<<Sai York, noi esseri umani abbiamo un grosso problema chiamato cervello. Pensiamo di essere i padroni del mondo, manipoliamo la natura, vi torturiamo, ce ne freghiamo dell’ambiente  e siamo convinti di avere inventato tutto.  Viviamo la vita sempre proiettati nel futuro,  sempre a dire farò, sarò, diventerò. Fingiamo  di essere immortali e poi un giorno incontriamo la morte diventiamo pazzi e il resto dei nostri giorni lo impieghiamo per trovare una spiegazione che non c’è. Pensa che ci sono persone che come lavoro pensano ai perché della vita, si chiamano filosofi!
Voi invece vivete la vita adesso, amate sinceramente senza secondi fini, senza aspettarvi nemmeno di essere ricambiati, non avete bisogno di diventare qualcuno, non siete ossessionati dal successo, vi basta una carezza, una cuccia, un po’ di pappa e di compagnia e poi quando sentite che il vostro moment si avvicina, ve ne andate a morire dignitosamente da soli, lontano da sguardi indiscreti. E noi vi chiamiamo animali! Lo so che non è una giustificazione per quello che ti ho fatto, e non potrò mai scusarmi abbastanza, però forse puoi provare a capire che siamo molto fragili e piccoli e confusi e abbiamo un sacco da imparare dai tipi come te.>>

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